Sappiamo tutti quanto lo sport in un certo modo possa essere considerato come una metafora della vita, e la vita in quanto tale, con i suoi aspetti di gioia e di dolore, di aspettative, di crescita, di obiettivi e di risultati possa essere considerata un po’ come una metafora a sua volta dell’attività sportiva. La psicologia dello sport, è una disciplina che si occupa di affrontare le difficoltà che è possibile incontrare anche durante il percorso di vita di ciascun individuo.
Lo psicologo per sua formazione e ruolo, non è un tecnico, quindi non fornisce consigli e non eroga strategie tattiche, ma si occupa di allenare le abilità mentali degli atleti. Tale disciplina, studia gli aspetti psicofisici dello sport e serve non solo a raggiungere obiettivi più o meno specifici, ma cerca di stabilire delle relazioni significative tra la personalità dell’atleta e gli obiettivi in questione, puntando sulla preparazione mentale e sulle abilità che possono essere incrementate nello sportivo come ad esempio: l’attenzione, la concentrazione, la motivazione, la memoria, la gestione dello stress e dell’ansia, la capacità di rilassamento, l’abilità di evocare immagini e ricordi, la visualizzazione e la strutturazione degli obiettivi.
In tal senso, prendiamo come esempio il lavoro svolto sugli obiettivi: tale lavoro è qualcosa che assume un peso e una rilevanza enorme, in quanto una formazione adeguata e stimolante di obiettivi prevede di per sé un processo di lavoro di pianificazione a breve, medio e lungo termine, finalizzata all’ottenimento di risultati specifici, in un periodo di tempo predefinito, esattamente come accade nella vita anche al di là dello sport. Il lavoro sui ‘Goal Setting’ (obiettivi), può essere riportato nel vissuto quotidiano, tenendo a mente quanto nella nostra contemporaneità fatta di ritmi estremamente elevati, possa essere un valido aiuto al fine di non disperdere energie e tempo a causa di elementi distrattori, i quali potrebbero portare la persona fuori dal proprio tracciato, evitando così frustrazioni e dispersione di energie che altrimenti potrebbero essere evitate.
Un ambito di intervento ancora, può essere inerente alla componente dell’autostima, in particolare ad esempio è possibile lavorare sul proprio dialogo interno, ovvero il ‘Self Talk’, al fine di gestire frasi o parole non positive e distraenti, aumentando e potenziando invece il senso di Sé positivo e l’autostima dell’atleta stesso. Il dialogo interno infatti, si riferisce ai pensieri e alle parole che gli atleti dicono e ripetono a se stessi. Le parole come sappiamo hanno capacità di influenzare la nostra parte più profonda, inconscia, tanto che una frase positiva può avere un effetto altrettanto positivo influenzando il nostro comportamento. A tal proposito è possibile affermare che: anche se non immediatamente nel risultato sportivo, come una vittoria in gara, tale dialogo interno può portare in ogni caso grandi benefici nella soddisfazione della prestazione personale dell’atleta, poiché infatti ognuno compete in primo luogo sempre con se stesso.
Lo psicologo dello sport, può interviene nelle fasi legate al processo riabilitativo a seguito ad esempio di un infortunio, al fine, tra le altre cose, di incoraggiare e motivare l’atleta aiutandolo e sostenendolo durante le fasi di tale processo di riabilitazione. La figura dello psicologo può essere importante nei passaggi di categoria, in quanto anche questi momenti possono essere fasi di vita dello sportivo vissute come fonti di ansia e stress e contribuisce inoltre a favorire il ‘Team Spirit’, ovvero lo spirito di squadra, assolutamente importante per la coesione nel gruppo ed il lavoro comune finalizzato allo scopo. Lo psicologo dello sport ha la funzione di analizzare la leadership sia degli atleti, sia degli allenatori e così anche di altre figure apicali inserite nei club di riferimento e contribuisce allo sviluppo della sportività negli atleti, ovvero il ‘Faire Play’.
Quanto esposto qui brevemente, evidenzia che l’attività dello psicologo dello sport coinvolge il lavoro sia della mente, sia del corpo, infatti la prestazione sportiva richiede: costanza, impegno, attitudine e disciplina, tali aspetti possono riguardare sia un approccio agonistico allo sport, ma possono riferirsi anche ad un approccio amatoriale o pro-sociale vissuto su vari fronti. È importante sottolineare quanto l’allenamento richieda di tenere duro di fronte alle difficoltà e di fronte ai sacrifici, di fatto risulta in tal senso, una vera e propria “metafora” della vita stessa.
Possiamo aggiungere che, un aspetto ed un ruolo importante lo ha il lavoro volto alla costruzione dell’immagine di Sé dell’atleta, in relazione ai propri desideri, aspettative e anche rispetto ai propri limiti, infatti tramite il percorso da svolgersi con lo psicologo dello sport, l’atleta può lavorare sulla propria immagine di Sé, sia corporea ma anche e soprattutto psico-fisica. L’attività in tal senso, è volta ad una accettazione del proprio stato attuale, ponendo anche le basi di futuri miglioramenti, tramite gli obiettivi, da poter esplorare, lavorando sulla propria efficacia e sulla propria capacità resiliente rispetto agli eventi. È opportuno poter aggiungere quanto il lavoro sul proprio ‘Training Mentale’ sia enormemente importante, in quanto elementi come ansia, stress, rabbia, demotivazione e altro, non sono demoni da combattere, ma possono essere elementi propri che se riconosciuti e compresi possono invece diventare una base per un nuovo cambiamento, una nuova spinta motivazionale che permetta di progredire nel lungo percorso della propria crescita personale. A tal proposito, possiamo dire che le tecniche utilizzate dallo psicologo dello sport, permettono all’atleta di riconoscere le proprie modalità di pensieri abituali e le emozioni ad esse collegate per imparare a modificarle: gli esercizi di training mentali uniti elle tecniche di rilassamento, possono migliorare la performance rendendo possibile una maggiore concentrazione e una percezione di Sé maggiormente efficace, affrontando le sfide sportive in modo positivo e con successo. Tale percorso verso il successo, non è solo da ritenersi riferito allo sport in sé, quanto può essere riportato nei confronti di tutte le aree della vita: affettiva, relazionale, lavorativa e prestazionale, coinvolgendo le abilità e le capacità cognitive rendendo in grado l’individuo di saper scegliere i propri obiettivi e raggiungerli in modo consapevole e coerente con la propria personalità.