Alcuni aspetti da sfatare
L’autostima spesso viene identificata come qualcosa che viene dall’esterno, per esempio una buona autostima, può essere data da un buon feedback dato dall’esterno, ovvero da gratificazioni che innalzano il livello della propria autostima, o al contrario, una bassa autostima può essere data da feedback negativi e svalutanti nei propri confronti, critiche e quant’altro. Questo fermarsi a ciò che viene dato dall’esterno, in genere può creare un po’ di confusione in quanto l’autostima in se stessa non è qualcosa che proviene, e deve poter provenire dall’ esterno, quanto si tratta piuttosto di qualcosa che viene dall’interno di ciascun individuo. In effetti, la parola in Sé rimanda a qualcosa che viene da noi ‘auto’ e non da qualcun altro, fuori da noi.
Cos’è che può creare questa confusione?
La confusione può nascere ad esempio dall’abitudine che abbiamo, fin da piccoli, di avere un feedback esterno a ciò che facciamo: se ad esempio ci sentiamo dire che siamo fatti in un certo modo, questa ‘idea’ si radica in noi, quasi cristallizzandosi, come se fosse una caratteristica ‘peculiare’ del nostro essere, una sorta di profezia che si autoavvera, il pensiero di essere in un certo modo ci porta poi a comportarci in quel modo e a ripetere continuamente, e spesso inconsapevolmente, quel o quei comportamenti che ‘ci caratterizzano’, innescando un loop dal quale non sempre risulta semplice uscire, a questo si possono aggiungere frustrazione e senso di impotenza nel non gestire ‘come vorremmo’ la nostra vita.
Autostima e dialogo interiore
Molto spesso le due cose hanno una relazione tra loro, in questi anni il ruolo del ‘self-talk’ ovvero del dialogo interno ha assunto, come oggetto di studio e di applicazione, un ruolo sempre più forte, in quanto spesso è come parliamo a noi stessi che determina chi siamo e come agiamo nella nostra quotidianità. Le parole che usiamo con noi, sono determinanti per poter avere successo nei vari ambiti della nostra vita, familiare, sociale, affettiva, lavorativa, sportiva. Avere un buon dialogo interno ci permette di acquisire maggior fiducia in noi stessi, essere più aperti al dialogo e all’accettazione dell’altro, ad accettare anche ‘le sconfitte’ che inevitabilmente capitano, ma senza giustificazioni identificabili come ‘scuse’. Successo e insuccesso fanno parte dell’esistere, il dialogo interno positivo, può essere molto utile per accettare entrambe le situazioni, imparando a stare con noi stessi e con la vocina interiore che talvolta può essere critica, o molto critica.
Cosa si può fare per avere un buon ‘dialogo interiore’
E’ possibile avvalersi di alcuni accorgimenti, tre in particolare: il primo è avere un dialogo interno positivo, rivolto al tempo presente e propositivo. Un dialogo interno positivo, permette di ‘innescare’ una certa reazione altrettanto positiva, se ad esempio penso: ‘non ce la faro’….’, ‘non sono in grado di….’, ‘non sarò capace….’, ‘non me ne va bene una….’, avrò fin da subito una predisposizione negativa al compito che devo svolgere, al contrario un dialogo positivo, mi aiuterà a predispormi con un atteggiamento più sicuro e ben disposto rispetto al compito. L’uso del tempo presente è assolutamente importante, in quanto il presente ha un potere in se stesso enorme, ad esempio non pensando che farò qualcosa, ma che inizio già da ora a fare una determinata cosa, acquisendo ancora più fiducia in me stesso e sulle mie capacità. Infine, non per importanza, bisogna essere propositivi, in quanto molta importanza ha il ‘come’ posso fare a compiere un qualcosa, riprendendo i tre aspetti si può pensare ad esempio: ‘come posso fare a realizzare….’, cosa posso fare per…. arrivare a raggiungere un determinato obiettivo’. Importante è nel dialogo interiore, avere un atteggiamento verso di Sé più ‘dolce’ e non svalutante e costantemente critico.
Infine è bene ricordare quanto accennato prima, ovvero che l’autostima non è un processo che si deve delegare agli altri, quanto una nostra responsabilità nei nostri confronti e nei nostri riguardi, un po’ come un giardino, del quale dobbiamo poter avere una costante cura quotidiana.